mercoledì 27 maggio 2015


La guerra che disgregò lentamente tutta la società Jugoslava, che un tempo era un popolo molto  unito, mise tutti contro tutti. Non fu una guerra solamente etnica , ma coinvolse anche diverse fedi religiose. I popoli  coinvolti nella guerra furono:
-Sloveni
-Croati
-Bosniaci
-Serbi e Montenegrini
-Macedoni
-Albanesi
Mentre le diverse fedi religiose erano:
-i Musulmani
-i Cattolici
-gli Ortodossi
Con la morte del generale Tito, che teneva salda l’unione tra questi popoli, tutti i popoli della zona balcanica cominciarono a pretendere una maggiore democrazia e cominciarono a ribellarsi e a reclamare un’autonomia. La lotta per l’indipendenza nella maggior parte dei casi fu lenta  e violenta, soprattutto in Bosnia scoppiò una feroce guerra civile che vedeva contrapposte diverse credenze religiose: i musulmani, i cattolici e gli ortodossi. Da una parte combattevano le milizie serbe e dall’altra quelle musulmane e croate. Ognuno difendeva la terra che si erano conquistati eliminando qualsiasi estraneo. Dopo che questa guerra divenne troppo sanguinosa, la diplomazia internazionale (NATO) intervenne e nel 1995, i contendenti firmarono un accordo di pace a Parigi. Anche se si è raggiunta la pace tra questi popoli rimane ancora il rancore e il desiderio di vendetta.
La guerra civile Jugoslava, ispirata al principio della “pulizia etnica” cioè allo sterminio degli avversari, è stata una delle più sanguinose e disumane: milioni di persone sono state uccise e orrendamente mutilate, milioni di donne sono state stuprate e violentate, migliaia sono stati deportati in campi di concentramento, a milioni hanno dovuto abbandonare le case e le proprietà.


Neanche da questa guerra impareremo qualcosa?

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